Viste le molte richieste, facciamo un po’ di chiarezza sulla procedura per richiedere la maternità anticipata per gravidanza a rischio e su come si calcola la retribuzione.
E’ bene sapere che a partire dal 1 aprile 2012 la richiesta di astensione anticipata dal lavoro è di competenza delle ASL salvo alcuni casi in cui ancora si dovrà far riferimento alla Direzione Territoriale del Lavoro (ex Ispettorato del Lavoro).
Richiesta di astensione anticipata per gravidanza a rischio presso le ASL
Nel caso in cui la richiesta di maternità a rischio sia correlata a “gravi complicanze della gestazione o preesistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza” la domanda deve essere presentata dalla lavoratrice madre presso l’Azienda Sanitaria Locale di competenza.
Ci si deve recare presso gli uffici di Medicina Legale della ASL con la domanda compilata e il certificato medico specialistico con indicata la diagnosi, la data dell’ultima mestruazione, la data presunta del parto e l’epoca gestazionale e prognosi (per i modelli di domanda contattate l’URP della ASL).
A partire poi dal 18 novembre 2013, nel caso di una normale maternità, sarà il medico e non la lavoratrice ad inviare il certificato di gravidanza all’Inps tramite il sistema telematico.
Richiesta di astensione anticipata per gravidanza a rischio presso le Direzione Territoriale del Lavoro
Più complicata la procedura in caso di richiesta di interdizione per le lavoratrici madri in condizioni di lavoro pericoloso, faticoso o insalubre per la salute propria e del bambino, durante la gravidanza e per l’allattamento fino a 7 mesi dopo il parto.
In questo caso è la Direzione Territoriale del Lavoro l’ente competente per la domanda che dovrà essere presentata presso l’ufficio “maternità/paternità” o inviata via raccomandata a/r.
In entrambe di casi, l’ispettorato termina il giorno di inizio della maternità obbligatoria, cioè due mesi prima la data presunta del parto.
Sul blog trovate anche tutte le informazioni sull’assegno di maternità 2018, sull’ASpI durante la maternità, sul voucher per le mamme lavoratrici e sulle lavoratrici madri con contratto a progetto.
[Aggiornamento del 02/05/2016] L’Inps chiarisce le modifiche al Testo Unico della maternità in caso di parti prematuri o ricovero del bambino.