Contratto Lavoro

Privacy sul lavoro – Quali diritti per il lavoratore? [AGGIORNATO]

Anche sul luogo di lavoro, come in molte altre sfere della vita di ogni cittadino, esistono delle regole sulla privacy che ogni lavoratore dovrebbe conoscere per poter tutelare i propri diritti e la protezione dei dati personali.

Il Garante della Privacy ha pubblicato un documento con tutta una serie di regole sul corretto trattamento delle informazioni che ogni datore di lavoro ha sui propri lavoratori.

  • Comunicazioni: occorre il consenso se si vogliono comunicare informazioni ad associazioni, ex dipendenti o familiari
  • Bacheche aziendali: non si possono affiggere documenti relativi a sanzioni disciplinari, assenze, adesioni a sindacati o associazioni
  • Intranet aziendali: sulle reti interne non si possono pubblicare foto, CV o altri dati personali
  • Certificati di malattia: in caso di malattia il lavoratore deve consegnare soltanto il certificato senza diagnosi o il numero di protocollo Inps
  • Uso di internet e posta elettronica: il datore di lavoro deve informare in modo adeguato il lavoratore sull’utilizzo di questi strumenti con delle regole di condotta (es. una schermata all’avvio di una sessione su internet). Le indicazioni a cui il lavoratore deve “acconsentire” devono essere chiare e specifiche (es. si è autorizzati o meno al download di software o file musicali?). Devono inoltre essere specificate anche le direttive sulla posta elettronica ed un suo eventuali uso più “privato”
  • Controllo a distanza: è vietato predisporre sistemi hardware o software che consentano il controllo a distanza dei lavoratori, compresi i sistemi di videosorveglianza o geolocalizzazione
Scarica il vademecum del Garante della Privacy.

[Aggiornamento del 19/11/2015] Sul tema la Corte di Cassazione ha ribadito che è illegittimo il licenziamento per uso personale del pc aziendale.


[Aggiornamento del 25/06/2015] A seguito delle modifiche del Jobs Act (segui il link sui “controlli a distanza”) e della recente sentenza della Cassazione su Facebook, vanno sicuramente riconsiderate alcune posizioni sulla privacy.

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