La domanda è molto semplice, come la sua risposta: può un dipendente lavorare in un’altra azienda durante un periodo di malattia certificato presso il suo datore di lavoro?
No, non può farlo secondo la sentenza della Corte di Cassazione (n. 10627 del 22 maggio 2015) che legittima il licenziamento per giusta causa di un lavoratore che durante la malattia è stato trovato a lavorare in un’altra azienda.
Avevamo già affrontato il tema del licenziamento per malattia in caso di scarso rendimento, ma qui il presupposto è diverso, parliamo di un dipendente che durante una malattia, anche per infortunio, invece di recuperare e riposare in vista del rientro al lavoro, svolge presso terzi un’attività lavorativa.
In questo caso vengono meno gli obblighi di correttezza e buona fede del lavoratore e secondo la Cassazione è legittimo che il datore di lavoro proceda con il licenziamento disciplinare.
Alla base di questa sentenza c’è l’attività svolta da un’agenzia investigativa privata che ha pedinato il lavoratore e prodotto fotografie e testimonianze che l’hanno incastrato. E’ bene quindi fare molta attenzione in caso di assenza per malattia utilizzata per motivi “privati” e in generale non compatibili con la guarigione.
[Aggiornamento del 22/11/2017] Ecco spiegato il motivi per cui la mancata comunicazione della malattia porta al licenziamento.
[Aggiornamento del 12/09/2016] La Corte di Cassazione ha ribadito con la sentenza n. 17113/2016 che l’utilizzo di un agenzia investigativa è lecito per identificare lavoratori che simulano la malattia.