
Con l’approvazione del 18 novembre 2021 entra ufficialmente in vigore l’assegno unico previsto dalle legge delega n. 46 del 1 aprile.
Ma come funziona questo assegno unico per i figli che sostituisce tutti i bonus e le misure esistenti? Vediamo in dettaglio tutte le informazioni su incentivo “universale” per le famiglie italiane.
Intanto cosa sostituisce questo beneficio economico? Non esisteranno più il premio alla nascita, bonus bebè che saranno eliminati dal 1 gennaio 2022. Da marzo invece, con l’avvio dell’assegno unico, non ci saranno più le detrazioni fiscali per i figli a carico e gli assegni al nucleo familiare.
Questo sostegno alle famiglie sarà dato per ogni figlio a carico dal 7° mese di gravidanza fino ai 21 anni di età. Per richiederlo si deve avere la cittadinanza italiana o permesso di soggiorno di almeno 6 mesi.
La domanda si può fare dal 1 gennaio 2022 sul sito Inps o nei patronati con l’Isee in corso di validità. Per chi percepisce il reddito di cittadinanza il nuovo assegno sarà corrisposto con il contributo contro la povertà.
L’importo base per ciascun figlio è di 175 euro al mese, questo per Isee pari o inferiori a 15.000 euro. Per Isee superiori l’importo si riduce gradualmente fino ad un valore minimo di 50 euro (per Isee a 40.000 euro). Per chi la un reddito oltre i 40.000 euro o in assenza di Isee l’importo dell’assegno resta di 50 euro.
Sono previste delle maggiorazioni per le famiglie numerose (85 euro al mese per i figli successivi al secondo) e per figli con disabilità (da 85 a 105 euro mensili). Inoltre anche le madri under 21 avranno una maggiorazione ad hoc.