Contratto Lavoro

Search for: straordinari

Anche per il 2014 è stato pubblicato il decreto che prevede per il periodo dal 1 gennaio al 31 dicembre di quest’anno la detassazione di straordinari e premi.

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 98 del 29 aprile è possibile leggere il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (D.P.C.M. del 19 febbraio 2014) in cui vengono spiegate le modalità di attuazione delle misure sperimentali per l’incremento della produttività del lavoro.

Chi ne ha diritto
La detassazione è prevista solo per i lavoratori del settore privato che hanno un reddito da lavoro dipendente di non oltre 40.000 euro lordi.

In caso si rispetti quanto indicato poco sopra, è prevista un’imposta sostitutiva del 10% su un massimo di 3.000 euro lordi derivanti da retribuzioni di produttività.

Come per gli anni precedenti, secondo la legge le aziende devono applicare l’agevolazione fiscale del 10% a:

  • indennità forfetaria per lavoro straordinario
  • compensi per clausole elastiche e flessibili
  • lavoro a turno, lavoro domenicale o festivo anche svolto durante il normale orario di lavoro
  • premi variabili di rendimento e comunque ogni altra voce retributiva finalizzata ad incrementare la produttività aziendale, la qualità, la competitività, la redditività, l’innovazione ed efficienza organizzativa
I datori di lavoro devono applicare le agevolazioni fiscali a tutti i dipendenti, anche se occupati presso sedi o unità produttive fuori dalla sede legale dell’azienda.

Tra le novità del 2014 in materia di detassazione c’è il Bonus Irpef di 80 euro previsto già nelle buste paga di maggio.

[Aggiornamento del 19/12/2016] Prevista anche nella Legge di Bilancio 2017 la detassazione per il salario di produttività.


[Aggiornamento del 02/11/2015] Con la nuova Legge di Stabilità è stata reintrodotta la detassazione 2016 dei premi.

Quello dei straordinari fuori busta o addirittura non pagati è un problema comune a molti lavoratori che hanno un contratto con piccole o medie aziende dove non c’è rappresentanza sindacale o dove il datore di lavoro si approfitta della buona fede dei propri dipendenti.

Una nota del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (n.2642 del 6 febbraio 2014) chiarisce alcuni importanti punti che è bene conoscere per vedere riconosciuti i propri diritti.

La legge prevede che quando viene data la retribuzione (accredito, assegno, ecc.), debba essere consegnata contestualmente anche la busta paga in cui deve essere indicato il nome, cognome, qualifica professionale, periodo di riferimento e tutti gli altri elementi che compongono la retribuzione, compresi naturalmente gli straordinari che devono essere retribuiti secondo le quote previste dal CCNL di riferimento.

Nel caso in cui il datore di lavoro non rispetti quanto detto sopra, cioè paghi gli straordinari in nero, possono essere applicate le sanzioni previste dall’articolo 1 e 3 della Legge n.4/1953 e quelle dell’articolo 5, comma 5, del Decreto Legislativo n.66/2000.

Tuttavia molti lavoratori non ricevono neanche gli straordinari fuori busta. Dai commenti del blog, c’è chi lamenta poche decine di minuti ma anche chi lavora oltre 2 ore in più a settimana senza che queste vengano pagate.

Nel caso quindi di straordinari non pagati, si applica la sanzione prevista dall’articolo 18-bis, comma 6, del Decreto Legislativo n.66/2003 che prevede da 25 a 154 euro di multa. Se poi la violazione si riferisce a più di 5 dipendenti o si verifica per più di 50 giornate lavorative in un anno, la sanzione si eleva da 154 a 1.032 euro.

In alcune situazioni particolari, come per esempio in caso di invalidità o disabilità, è previsto dalla legge un congedo straordinario che prevede anche un’indennità economica.

Chi ha diritto al congedo? Esiste un ordine di priorità dei beneficiari che sottostanno al concetto di referente unico e cioè, secondo la legge 104/92, “non possono essere riconosciuti a più di un lavoratore per l’assistenza alla stessa persona disabile”:

  1. coniuge
  2. padre o madre
  3. uno dei figli conviventi (nel caso non siano presenti una delle persone al punto 1 e 2)
  4. uno dei fratelli o sorelle conviventi (nel caso non siano presenti una delle persone al punto 1, 2 e 3)
Per quanto riguarda le patologie invalidanti che prevedono il congedo straordinario, queste sono contenute nel DPCM n.278 del 21 luglio 2000 e devono essere valutate da un medico legale dell’Inps:
  • patologie acute o croniche che determinano temporanea o permanente riduzione o perdita dell’autonomia personale, ivi incluse le affezioni croniche di natura congenita, reumatica, neoplastica, infettiva, dismetabolica, post-traumatica, neurologica, neuromuscolare, psichiatrica, derivanti da dipendenze, a carattere evolutivo o soggette a riacutizzazioni periodiche 
  • patologie acute o croniche che richiedono assistenza continuativa o frequenti monitoraggi clinici, ematochimici e strumentali 
  • patologie acute o croniche che richiedono la partecipazione attiva del familiare nel trattamento sanitario
Quanto dura il congedo? Il co.5-bis dell’art.42 del D.Lgs. n.151/01 prevede come durata massima del congedo straordinario il limite di 2 anni. In questi 24 mesi vanno eventualmente sommati i periodi di congedo non retribuito.
Qual’è la retribuzione che spetta al lavoratore? Chi ha diritto al congedo straordinario percepisce un’indennità corrispondente all’ultima retribuzione con al contribuzione figurativa. Per il 2013 l’importo è:

  • importo complessivo annuo: 46.836 euro
  • importo massimo annuo indennità: 32.215 euro
  • importo massimo giornaliero indennità: 96,48 euro

Con il rinnovo del CCNL Metalmeccanici 2013-2015 sono arrivate anche alcune novità per le maggiorazioni legate al lavoro straordinario.

Prima di approfondire le varie percentuali di maggiorazione, è bene sapere che gli straordinari devono essere contenuti nei limiti di 2 ore giornaliere e 8 settimanali del normale orario di lavoro e in caso di lavoro fuori sede, spetta l’indennità di trasferta.

Per quanto riguarda le festività del metalmeccanici, è bene leggere l’elenco che trovate sul blog, come anche per i minimi retributivi.

Percentuali di maggiorazione per il lavoro straordinario

  • lavoro straordinario
    • prime due ore: 25% (lavoro non a turni); 25% (lavoro a turni)
    • ore successive: 30% (lavoro non a turni); 30% (lavoro a turni)
  • notturno fino alle ore 22.00: 20% (lavoro non a turni); 20% (lavoro a turni)
  • notturno oltre le ore 22.00: 30% (lavoro non a turni); 20% (lavoro a turni)
  • festivo: 50% (lavoro non a turni); 50% (lavoro a turni)
  • festivo con riposo compensativo: 10% (lavoro non a turni); 10% (lavoro a turni)
  • straordinario festivo: 55% (lavoro non a turni); 55% (lavoro a turni)
  • straordinario festivo con riposo compensativo: 35% (lavoro non a turni); 35% (lavoro a turni)
  • straordinario notturno
    • prime due ore: 50% (lavoro non a turni); 40% (lavoro a turni)
    • ore successive: 50% (lavoro non a turni); 45% (lavoro a turni)
  • notturno festivo: 60% (lavoro non a turni); 60% (lavoro a turni)
  • notturno festivo con riposo compensativo: 35% (lavoro non a turni); 35% (lavoro a turni)
  • straordinario notturno festivo: 75% (lavoro non a turni); 65% (lavoro a turni)
  • straordinario notturno festivo con riposo compensativo: 55% (lavoro non a turni); 50% (lavoro a turni)
La novità per il lavoro notturno dei turnisti è la maggiorazione attiva dal 1 giugno 2013 del 5% rispetto ai valori precedenti su: notturno fino e oltre le ore 22.00 (20%), notturno festivo (55%), notturno festivo con riposo compensativo (35%).

Per tutte le altre informazioni sui straordinari vi rimandiamo al testo completo del contratto metalmeccanici industria che trovate sul blog.

[Aggiornamento del 28/11/2016] E’ stato siglato il rinnovo 2016-2019 dei Metalmeccanici.

E’ stato pubblicato il decreto che prevede per il periodo dal 1 gennaio al 31 dicembre 2013 la detassazione di straordinari e premi.

Novità! E’ stato pubblicato anche per il 2014 il decreto per la detassazione.

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 75 del 29 marzo è possibile leggere il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (D.P.C.M. del 22 gennaio 2013) in cui vengono spiegate le modalità di attuazione delle misure sperimentali per l’incremento della produttività del lavoro.

Come funziona per il 2013 
Per un reddito massimo 40.000 euro lordi c’è un’imposta sostitutiva del 10% su un massimo di 2.500 euro lordi. La detassazione è valida solo per il settore privato e per i titolari di reddito da lavoro dipendente.

Secondo la legge le aziende devono applicare l’agevolazione fiscale del 10% a:

  • indennità forfetaria per lavoro straordinario
  • compensi per clausole elastiche e flessibili
  • lavoro a turno, lavoro domenicale o festivo anche svolto durante il normale orario di lavoro
  • premi variabili di rendimento e comunque ogni altra voce retributiva finalizzata ad incrementare la produttività aziendale, la qualità, la competitività, la redditività, l’innovazione ed efficienza organizzativa
I datori di lavoro devono applicare le agevolazioni fiscali a tutti i dipendenti, anche se occupati presso sedi o unità produttive fuori dalla sede legale dell’azienda.

[Aggiornamento del 19/12/2016] Prevista anche nella Legge di Bilancio 2017 la detassazione per il salario di produttività.


[Aggiornamento del 02/11/2015] Con la nuova Legge di Stabilità è stata reintrodotta la detassazione 2016 dei premi.

Ancora un anno di proroga per la detassazione di straordinari e premi di produzione che vale anche nel 2012 con l’imposta sostituiva del 10%.

L’Agenzia delle Entrate e il Ministero del Lavoro hanno prorogato, nonostante i forti tagli del Decreto Monti, a tutto il periodo d’imposta 2012 lo sgravio dei contributi sui premi di produttività e straordinari.

Per chi fosse interessato a leggere le circolari e le leggi per avere maggiori informazioni da poter sottoporre in azienda, riportiamo alcuni riferimenti:

  • Circolare n.3/E del 14 febbraio 2011 Agenzia delle Entrate e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali
  • Art. 26 della legge 15 luglio 2011, n. 111, modificata dall’art. 22, comma 6, della Legge 12 novembre 2011, n. 183

Secondo la legge le aziende devono applicare l’agevolazione fiscale del 10% per tutto il 2012 a:

  • indennità forfetaria per lavoro straordinario
  • compensi per clausole elastiche e flessibili
  • lavoro a turno, lavoro domenicale o festivo anche svolto durante il normale orario di lavoro
  • lavoro notturno, premi variabili di rendimento e comunque ogni altra voce retributiva finalizzata ad incrementare la produttività aziendale, la qualità, la competitività, ia redditività, l’innovazione ed efficienza organizzativa

I datori di lavoro devono applicare le agevolazioni fiscali a tutti i dipendenti, anche se occupati presso sedi o unità produttive fuori dalla sede legale dell’azienda.



[Aggiornamento del 19/12/2016] Prevista anche nella Legge di Bilancio 2017 la detassazione per il salario di produttività.


[Aggiornamento del 02/11/2015] Con la nuova Legge di Stabilità è stata reintrodotta la detassazione 2016 dei premi.

[Aggiornamento al 7 giugno 2012] E’ stato finalmente approvato il decreto attuativo della detassazione per l’anno in corso.

E’ stata prorogata la detassazione per il 2011 di straordinari e premi di produzione, sempre con l’imposta sostitutiva del 10%.

Il decreto 78/2010 proroga il regime di detassazione anche per l’anno in corso. Tra i requisiti per accedere al beneficio, è avere un reddito non superiore ai 40.000 euro nel 2010.

Nel 2011 rimane invece uguale l’importo massimo ai quali si può applicare l’imposta sostitutiva del 10%, cioè 6.000 euro.

Ricordiamo che la detassazione oltre che ai premi di produttività e straordinari spetta anche:

  • indennità e maggiorazioni di turno
  • compensi, maggiorazioni e lavoro notturno
  • lavoro festivo e lavoro supplementare

La tassazione agevolata può essere utilizzata dai soli dipendenti del settore privato, sono esclusi invece i dipendenti delle Pubbliche Amministrazioni. Per maggiori informazioni, sul blog potete scoprire come funziona la detassazione 2011.

Come richiedere la detassazione degli straordinari? Il datore di lavoro applica in automatico la detassazione ai dipendenti in forza nell’anno 2010 a cui ha rilasciato la Cud 2011. Su richiesta invece del dipendente il datore di lavoro applica la detassazione a dipendenti senza conguaglio nel 2010, dipendenti assunti nel 2011 e dipendenti part-time. Consigliamo per eventuali dubbi di chiedere ad un Caf o ad un commercialista chiarimenti riguardo la detassazione di premi e straordinari.

[Aggiornamento del 19/12/2016] Prevista anche nella Legge di Bilancio 2017 la detassazione per il salario di produttività.

[Aggiornamento del 02/11/2015] Con la nuova Legge di Stabilità è stata reintrodotta la detassazione 2016 dei premi.

Novità per la detassazione 2010 degli straordinari: se c’è incremento di produttività, anziché il 10%, i lavoratori dipendenti potranno far valere una tassazione più favorevole in sede di dichiarazione dei redditi.

In poche parole, se c’è aumento di produttività, anziché all’imposta sostitutiva del 10%, i lavoratori dipendenti potranno far valere la tassazione più favorevole in sede di dichiarazione dei redditi, presentando una dichiarazione integrativa per gli anni passati o avvalendosi dell’istanza di rimborso.

A tal fine, il datore di lavoro certificherà l’importo delle somme erogate a titolo di incremento della produttività del lavoro sulle quali non ha applicato la tassazione sostitutiva.

L’agevolazione sulla detassazione degli straordinari legati alla produttività si applica naturalmente ad un importo massimo di 6.000 euro per il 2010 per i dipendenti che non abbiano superato i 35.000 euro nel 2009.

[Aggiornamento del 19/12/2016] Prevista anche nella Legge di Bilancio 2017 la detassazione per il salario di produttività.


[Aggiornamento del 02/11/2015] Con la nuova Legge di Stabilità è stata reintrodotta la detassazione 2016 dei premi.

Ecco come presentare la domanda per ottenere l’indennità di cassa integrazione guadagni straordinaria, qualora ci sia stato esito positivo alla fase di consultazione sindacale iniziale.

La domanda, compilata sull’apposito modulo CIGS/SOLID-1, disponibile per i lavoratori sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (http://www.lavoro.gov.it/Lavoro/md/AreaLavoro/AmmortizzatoriSociali/), deve essere sottoscritta dal legale rappresentante dell’azienda e presentata entro 25 giorni dalla fine del periodo di retribuzione in corso nella settimana in cui è iniziata la sospensione o la riduzione dell’orario di lavoro di persona o tramite posta al seguente indirizzo: Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione generale per gli ammortizzatori sociali ed incentivi all’occupazione – Divisione IV, Via Fornovo 8, 00192 Roma.

Se si escludono le richieste per procedure concorsuali quali il fallimento e il concordato preventivo, la richiesta deve contenere, a prescindere dalla causa, il programma dell’impresa per riprendere la piena funzionalità. Da non dimenticare la retribuzione 2010 della cassa integrazione.

La cassa integrazione straordinaria guadagni è concessa con decreto del Ministero in un arco di tempo che va da un minimo di 30 giorni ad un massimo di 90 giorni dalla richiesta, a seconda della motivazione. I decreti vengono successivamente trasmessi all’Inps e al Ministero della Giustizia. Scopri anche tutte le informazioni sulla durata della cassa integrazione.

Leggi anche tutte le informazioni sulla Cassa Integrazione 2010.

La durata della cassa integrazione guadagni straordinaria è di 12 mesi, alla scadenza sarà possibile un nuovo periodo d’integrazione salariale straordinaria solo dopo che siano trascorsi almeno i due terzi della durata dell’autorizzazione precedente.

I presupposti per la concessione della cassa integrazione guadagni straordinaria sono i seguenti:

  • nel biennio precedente i dati del risultato d’impresa, fatturato, risultato operativo ed indebitamento registrano complessivamente un andamento aziendale negativo o involutivo, come riportato in apposita relazione tecnica che l’impresa è tenuta a presentare ed in cui sono da evidenziare tra l’altro le cause delle asserite problematiche e difficoltà
  • ridimensionamento o stabilità dell’organico aziendale nel biennio precedente ed assenza di nuove assunzioni,soprattutto di quelle assistite da agevolazioni contributive e/o finanziarie
  • presentazione di un piano di risanamento che illustra le iniziative per il superamento delle difficoltà e di un piano di gestione degli esuberi eventualmente previsti
  • presentazione della documentazione attestante un eventuale evento improvviso ed imprevisto, esterno alla gestione aziendale, che risulta essere la causa della crisi, e che giustifica l’intervento della cigs anche in assenza delle condizioni dei precedenti punti

Si ricorda che non possono essere prese in considerazione le domande di intervento prodotte da imprese che hanno iniziato l’attività nel biennio precedente ovvero che hanno omesso di avviare l’attività, che hanno subito significative trasformazioni societarie nel biennio antecedente la domanda di cigs, salvo che si tratti d’imprese che presentano assetti proprietari sostanzialmente coincidenti avendo realizzato le trasformazioni per il contenimento dei costi di gestione.

Anche la cessazione di attività può determinare il ricorso alla cassa integrazione guadagni straordinaria; in tal caso è da sottolineare che, potendo la stessa riguardare anche un settore, uno o più stabilimenti o parte degli stessi, la normativa dispone che spetta all’azienda presentare un piano di gestione dei lavoratori in esubero teso a ridurre il ricorso alla mobilità, mentre la concessione della cassa integrazione guadagni straordinaria presuppone il ridimensionamento o la stabilità dell’organico aziendale.

Leggi anche tutte le informazioni sulla Cassa Integrazione 2010.

1 2 3 7