I requisiti per ottenere l’assegno di maternità sono diversi a seconda se a erogarlo è lo Stato o sono i Comuni. Per i singoli Comuni per esempio ci sono delle soglie di reddito che non si devono superare se si vuole avere l’assegno di maternità 2018.
I requisiti per l’assegno di maternità 2011 erogato dallo Stato sono innanzitutto la residenza in Italia, il possesso della cittadinanza italiana o comunque quella di uno stato europeo o, se si è in presenza di un cittadino extra-comunitario, il possesso della carta di soggiorno.
I requisiti di cui deve essere in possesso la madre per ottenere l’assegno riconosciuto dallo Stato sono i seguenti:
- se la madre lavora, deve avere almeno 3 mesi di contribuzione per maternità nel periodo compreso tra i 18 e i 9 mesi precedenti il parto o l’effettivo ingresso del bambino in famiglia in caso di adozione
- se la madre ha lavorato per almeno 3 mesi e ha perso il diritto a prestazioni previdenziali o assistenziali, il periodo che intercorre tra la data della perdita del diritto e la data del parto o dell’effettivo ingresso in famiglia del bambino in caso di adozione o affidamento, non deve essere superiore al periodo di fruizione delle prestazioni godute e comunque non superiore a 9 mesi
- se durante la gravidanza la madre ha terminato di lavorare, anche se si è dimessa volontariamente, deve riuscire a far valere 3 mesi di contribuzione nel periodo che va dai 18 ai 9 mesi antecedenti al parto
Nel caso in cui il figlio venga affidato esclusivamente al padre, lo stesso per poter usufruire dell’assegno erogato dallo Stato deve avere gli stessi requisiti contributivi previsti per la madre.
Per ottenere l‘assegno di maternità dei Comuni è indispensabile la presenza di determinati requisiti relativi al reddito che vengono verificati dal Comune di residenza a cui si richiede l’assegno. Ogni anno cambiano gli importi e le soglie di reddito e per l’assegno di maternità dei comuni e dello stato.
L’assegno di maternità dei Comuni spetta alle cittadine italiane, alle cittadine comunitarie e a quelle extracomunitarie in possesso della carta di soggiorno purché queste siano residenti in Italia.