Contratto Lavoro

Inps
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Forse non tutti sanno che per continuare a ricevere l’assegno unico per i figli anche nel 2023, va presentato l’Isee entro il mese di febbraio.

Fino al 28 febbraio è possibile inviare la Dsu (Dichiarazione sostitutiva unica) all’Inps per aggiornare l’Isee in base al quale è calcolato il valore economico dell’assegno universale. In assenza dell’aggiornamento dell’indicatore a partire dalla mensilità di marzo verrà erogata solamente la quota minima di 50 euro per ciascun figlio.

Da sottolineare che la legge di Bilancio 2023 interviene sull’assegno unico universale, incrementando l’importo per i figli più piccoli e sulle maggiorazioni per le famiglie con disabili. In particolare:

  • per ciascun figlio di età inferiore ad un anno la quota è incrementata del 50%
  • per famiglie con tre o più figli, se uno di questi è di età compresa tra uno e tre anni, la quota è incrementata del 50%
  • per famiglie con quattro o più figli, a prescindere dall’età, la quota è incrementata del 50%

Diventano invece permanenti i seguenti importi:

  • 175 euro mensili per ciascun figlio a carico con disabilità, senza limiti di età
  • 105 euro mensili per ciascun figlio disabile di età compresa fra 18 e 21 anni se non autosufficiente (maggiorazione)
  • 95 euro mensili per ciascun figlio disabile di età compresa fra 18 e 21 anni in caso di disabilità grave (maggiorazione)
  • 85 euro mensili per ciascun figlio disabile di età compresa fra 18 e 21 anni in caso di disabilità media (maggiorazione)
  • 120 euro mensili per nuclei con almeno un figlio a carico con disabilità e Isee non superiore a 25mila euro

Tutti questi aumenti saranno erogati a partire della mensilità di febbraio 2023. Inoltre a partire dal 1 marzo per chi ha presentato la domanda nell’anno precedente, si vedrà riconosciuto l’assegno senza presentare una nuova domanda. Resta invece valido il rinnovo dell’Isee che dovrà essere rinnovato per non usufruire dell’ importo superiore al minimo.

Inps
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Con l’approvazione del 18 novembre 2021 entra ufficialmente in vigore l’assegno unico previsto dalle legge delega n. 46 del 1 aprile.

Ma come funziona questo assegno unico per i figli che sostituisce tutti i bonus e le misure esistenti? Vediamo in dettaglio tutte le informazioni su incentivo “universale” per le famiglie italiane.

Intanto cosa sostituisce questo beneficio economico? Non esisteranno più il premio alla nascita, bonus bebè che saranno eliminati dal 1 gennaio 2022. Da marzo invece, con l’avvio dell’assegno unico, non ci saranno più le detrazioni fiscali per i figli a carico e gli assegni al nucleo familiare.

Questo sostegno alle famiglie sarà dato per ogni figlio a carico dal 7° mese di gravidanza fino ai 21 anni di età. Per richiederlo si deve avere la cittadinanza italiana o permesso di soggiorno di almeno 6 mesi.

La domanda si può fare dal 1 gennaio 2022 sul sito Inps o nei patronati con l’Isee in corso di validità. Per chi percepisce il reddito di cittadinanza il nuovo assegno sarà corrisposto con il contributo contro la povertà.

L’importo base per ciascun figlio è di 175 euro al mese, questo per Isee pari o inferiori a 15.000 euro. Per Isee superiori l’importo si riduce gradualmente fino ad un valore minimo di 50 euro (per Isee a 40.000 euro). Per chi la un reddito oltre i 40.000 euro o in assenza di Isee l’importo dell’assegno resta di 50 euro.

Sono previste delle maggiorazioni per le famiglie numerose (85 euro al mese per i figli successivi al secondo) e per figli con disabilità (da 85 a 105 euro mensili). Inoltre anche le madri under 21 avranno una maggiorazione ad hoc.

assegno unico figli
assegno unico figli

 

A partire dal 1 luglio 2021 tutte le famiglie fino ad oggi escluse dagli assegni per il nucleo familiare potranno accedere a questo assegno ponte che traghetterà tutte le famiglie italiane verso l’assegno unico universale del 2022.

L’assegno unico previsto per il secondo semestre del 2021 è destinato a:

  • lavoratori autonomi
  • disoccupati che hanno finito la NASpI
  • incapienti e inattivi
  • lavoratori dipendenti attualmente esclusi dagli assegni al nucleo per ragioni di reddito familiare
  • beneficiari del reddito di cittadinanza che non percepiscono l’assegno familiare

Il requisito di reddito per accedere a questa misura per le famiglie è di avere un Isee inferiore a 50mila euro annui. Da sottolineare che questa misura è compatibile con il Reddito di Cittadinanza.

Questo assegno unico ha un importo minimo di 30 euro a un massimo di 217,8 euro al mese per ciascun figlio.

Se nel nucleo sono presenti più di due figli, l’importo unitario per ciascun figlio minore viene maggiorato del 30%. Invece per ciascun figlio minore con disabilità gli importi sono maggiorati di 50 euro.

La domanda dovrà essere presentata entro il 31 dicembre 2021 e dal 1 luglio si potranno fare le domande online con una procedura telematica dedicata. In alternativa si può procedere con il Contact Center Inps o patronati.