
Quando si rinnova un contratto di lavoro di solito è previsto anche un aumento dei minimi retributivi dei lavoratori che hanno quella particolare tipologia di CCNL.
Spesso il dubbio che viene ai lavoratori è legato all’effettiva applicazione degli aumenti retributivi in caso siano presenti nello stipendio dei superminimi assorbibili. In questo caso i lavoratori hanno diritto agli incrementi previsti dal rinnovo?
A livello generale gli aumenti della retribuzione previsti dalla contrattazione collettiva devono sempre essere riconosciuti al lavoratore. Quindi in caso di superminimi assorbibili su futuri aumenti contrattuali, è proprio questo elemento che si riduce, fino a che questo importo non si allinea all’aumento stesso.
In sostanza la retribuzione tabellare in busta paga deve risultare incrementata secondo quanto previsto dall’aumento del CCNL. Dovrà invece ridursi il superminimo assorbibile nella quota dell’aumento stesso.
Naturalmente quanto detto sopra vale solo in caso di presenza di superminimo assorbibile. In alcuni casi gli incrementi retributivi rispetto ai minimi tabellari sono concessi dalle aziende come “non assorbibile“. In questo caso la retribuzione si incrementa e il superminimo resta invariato.