Il decreto Milleproroghe approvato il 16 febbraio 2011 prolunga i termini per il ricorso contro il licenziamento dei contratti a tempo.
Con l’approvazione del decreto Milleproroghe 2011, il termine del 24 gennaio viene posticipato fino al 31 dicembre 2011. Ora infatti i contratti che termineranno quest’anno non dovranno essere impugnati entro 60 giorni, ma resta la vecchia legislazione (270 giorni).
Dopo che la legge 183 articolo 32 del Collegato Lavoro 2010 aveva imposto un tempo di 60 giorni dalla data di scadenza del contratto per l’impugnazione del licenziamento, in molti si erano preoccupati e affrettati a presentare il ricorso.
Da gennaio 2012 il ricorso per licenziamento deve essere effettuato entro 60 giorni.
Il problema maggiore era il termine del 24 gennaio 2011, entro il quale dovevano essere presentati i ricorsi contro il licenziamento dei contratti a termine chiusi prima di novembre 2010.
In molti avevano sollevato dubbi sulla correttezza di questa data/scadenza, soprattutto per il fatto che era stata poco pubblicizzata portando vantaggi ai datori di lavoro ed enormi problemi ai lavoratori che volevano impugnare un contratto a termine (tempo determinato, contratto a progetto, somministrazione).
Il problema resta però per tutti quelli che non erano a conoscenza della scadenza del 24 gennaio 2011 imposta dal Collegato Lavoro. Infatti l’attuale norma che prolunga il termine fino al 31 gennaio non contiene nessuna disposizione retroattiva per i licenziamenti precedenti a novembre 2010.
Questo naturalmente sta già creando diversi problemi e dubbi sull’interpretazione di questo decreto. Staremo a vedere cosa accadrà! Intanto vi invito a raccontare nei commenti le vostre esperienze nel caso abbiate presentato ricorso contro un licenziamento.