Contratto Lavoro

I contributi Inps 2016 per artigiani e commercianti

Dal 1 gennaio 2016 aumentano le aliquote contributive per le pensioni di artigiani e commercianti che sono pari al 23,10%. Resta invece invariato rispetto all’anno precedente il reddito minimo per il calcolo dei contributi, che è di 15.548,00 euro.

Le aliquote per il 2016 sono:

  • età superiore a 21 anni – Artigiani 23,10% e Commercianti 23,19%
  • età non superiore a 21 anni – Artigiani 20,10% e Commercianti 20,19%
Il contributo minimale per ogni mese è di:
  • età superiore a 21 anni – Artigiani 299,92 euro e Commercianti 301,09 euro
  • età non superiore a 21 anni – Artigiani 261,05 euro e Commercianti 262,22 euro
Non cambia invece per il 2016 il limite della prima fascia di retribuzione e il massimale: aumento quindi di un punto percentuale dell’aliquota nel caso di redditi superiori a 46.123,00 e fino ad un reddito massimale annuo, entro il quale i contributi sono dovuti, di 76.872,00 euro.

[Aggiornamento del 30/05/2018] Sono state pubblicate le aliquote 2018.

[Aggiornamento del 09/02/2017] Sono state pubblicate le aliquote 2017.

L’Inps ha pubblicato un nuovo servizio nei servizi online che permette di simulare il calcolo della futura pensione compresa di decorrenza e importo.

Per molti lavoratori che sono lontani “decenni” da questa rendita potrà sembrare poco utile tuttavia questa simulazione può essere usata per:

  • controllare i contributi versati ed eventualmente procedere con la segnalazione di quelli non versati
  • conoscere la data o l’età in cui si avrà diritto alla pensione
  • calcolare un importo stimato della rendita (senza inflazione)
Con queste informazioni ogni lavoratore potrà effettuare con maggiore consapevolezza le scelte lavorative o di vita che lo guideranno fino al termine della propria vita lavorativa.

Come funziona
Dopo aver preso visione dell’informativa il sistema recupera i dati dell’estratto conto contributivo:

  1. Nella prima schermata vengono subito visualizzate le settimane di contributi utili alla pensione con relativo montante espresso in euro
    1. Da qui è possibile anche visualizzare l’estratto conto dettagliato dei contributi versati e i requisiti di età per la pensione di vecchiaia 
  2. Nella seconda schermata, quella di simulazione vera e propria, il servizio Inps fornisce:
    1. Per la pensione di vecchiaia: data di pensionamento, l’importo lordo mensile della rendita, la stima dell’ultima retribuzione percepita dal lavoratore in base alla percentuale di crescita standard (1,5%)
    2. Per la pensione anticipata: data di pensionamento, l’importo lordo mensile della rendita, la stima dell’ultima retribuzione percepita dal lavoratore in base alla percentuale di crescita standard (1,5%). Naturalmente per questa tipologia di pensione si dovrà lavorare meno anni rispetto alla precedente ma l’importo mensile sarà sensibilmente più basso
Impressioni del nostro team
Da questi calcoli potrebbero emergere sorprese più o meno amare per i lavoratori. Per esempio per i lavoratori nati intorno agli anni ’80 la pensione di vecchiaia è stimata intorno ai 70 anni di età. Il dubbio sorge sulla stima dell’ultima retribuzione percepita dal lavoratore, che i più giudicheranno piuttosto alta, anche visto l’andamento del rinnovo dei contratti e il panorama lavorativo attuale. 
Per ora il servizio Inps è disponibile per i lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi e gestione separata al link Simula Pensione.

Abbiamo già parlato di come consultare l’estratto contributivo Inps. Tuttavia attraverso il portale dell’ente previdenziale è possibile controllare in modo molto più dettagliato la propria situazione contributiva.

Per prima cosa è necessario accedere ai Servizi online dell’Inps utilizzando il codice fiscale e il Pin. Una volta entrati si deve cliccare sulla voce “Posizione annuale da lavoro dipendente (dal 2005)“. L’unico inconveniente di questa nuova funzionalità è che è disponibile solo per gli anni a partire dal 2005.

Nella pagina sono visualizzati i dati anagrafici e una tabella in cui si trova l’anno di riferimento, la matricola aziendale e il nome dell’azienda per cui avete lavorato.

Attraverso la tabella, al click su un determinato anno (es. 2009), potete visualizzare per ogni mese la retribuzione lorda (imponibile) percepita, le settimane retribuite, le giornate retribuite, l’importo del TFR maturato, oltre naturalmente al codice fiscale aziendale e alla matricola Inps della stessa.

Questa pagina può essere molto comoda non solo per visualizzare lo storico delle retribuzioni lorde mese per mese ma soprattutto per avere un dato sicuro sulle settimane retribuite che potrebbero servire per richiedere l’ASpI o per segnalare i contributi non versati.

[Aggiornamento del 05/03/2015] Dal 1 marzo 2015 è possibile richiedere l’anticipo del TFR direttamente nelle buste paga emesse mensilmente.