
Nel mondo del lavoro il welfare cresce sempre di più. Per questo, a partire dal 2017, sono state introdotte dalle Legge di Bilancio delle regole che prevedono una detassazione ampia per i premi di risultato convertiti in benefit legati al welfare aziendale.
Questo segue le novità, introdotte sempre dalle Legge di Bilancio, sul tema della detassazione di premi di risultato e produttività che dal 2017 possono essere goduti da una platea di lavoratori più ampia.
Con queste nuove norme per alcuni tipi di benefit derivanti dalla conversione di premi di produzione, ci sono delle condizioni per l’esenzione fiscale piena o l’imponibilità in base a dei criteri forfettari. Vediamo in dettaglio le varie tipologie di benefit legati al walfare:
- Assistenza sanitaria: i contributi versati ad Enti o Casse con fini assistenziali non concorrono alla formazione del reddito anche se eccedenti 3.615,20 euro
- Buoni pasto e indennità sostitutive: fino all’importo complessivo di 5,29 euro (7 euro per ticket elettronici) i buoni pasto sono completamente esenti
- Servizi di trasporto collettivo: l’esenzione è prevista se viene stipulata una convenzione con le aziende di trasporto pubblico per gli abbonamenti per la tratta abitazione-luogo di lavoro. Inoltre il premio può anche essere convertito in biglietti per il trasporto ferroviario
- Concessione di finanziamenti: è prevista la conversione del premio in prestiti o mutui (erogati dall’azienda o da terzi) anche tramite l’accredito diretto degli interessi
- Previdenza complementare: completamente esenti da tassazione i contributi versati nei fondi pensione al posto dei premi di risultato (anche se eccedenti 5.164,57 euro)
- Veicoli aziendali in uso promiscuo: si può convertire il bonus in automobili, caravan, motocicli e ciclomotori aziendali concessi in uso promiscuo
- Beni e servizi: entro la soglia di 258,23 euro il premio può essere fruito con l’assegnazione di beni, servizi o buoni (es. buoni carburante)