Si parla di dimissioni per giusta causa quando il lavoratore di fronte ad una grave inadempienza da parte del suo datore di lavoro, che gli rende impossibile la continuazione del rapporto di lavoro, si dimette senza l’obbligo di dare preavviso così come previsto da contratto.
Si considerano dimissioni per giusta causa quelle scaturite dalle seguenti condizioni e motivi:
- mancato pagamento della retribuzione e mancato versamento dei contributi
- molestie sessuali sul posto di lavoro
- peggioramento delle mansioni lavorative
- mobbing
- trasferimento del lavoratore da una sede all’altra senza che sussistano ragioni tecniche, organizzative e produttive
- variazioni delle condizioni di lavoro a seguito di cessione aziendale
- comportamento ingiurioso da parte del superiore gerarchico nei confronti del dipendente
Contrariamente alle dimissioni volontarie quelle per giusta causa comportano uno stato di disoccupazione non imputabile al lavoratore, per cui permettono allo stesso di richiedere ed usufruire se ne ha diritto dell’indennità di disoccupazione ASpI. Sul blog si trovano anche le informazioni sulle dimissioni e l’ASpI.
Inoltre, al lavoratore dimissionario per giusta causa spetta l’indennità sostitutiva del preavviso, come se fosse stato licenziato dal datore di lavoro.
Il lavoratore, per dimostrare all’Inps la giusta causa al fine di ottenere la disoccupazione ordinaria, deve allegare alla domanda apposita documentazione da cui risulti la sua volontà di difendersi ricorrendo alla legge nei confronti del comportamento illecito del datore di lavoro (devono essere allegate diffide, esposti, denunce, citazioni, ricorsi d’urgenza, sentenze ed ogni altro documento idoneo contro il datore di lavoro). Noi consigliamo di affidarsi ad un legale esperto in materia per compilare tutta la documentazione da inviare all’Inps.
Per chi volesse procedere senza rivolgersi ad un consulente del lavoro o legale, può consultare i modelli di lettera per le dimissioni per giusta causa pubblicate sul blog che riportano due esempi con alcune linee guida.
Il lavoratore deve inoltre impegnarsi a comunicare l’esito della controversia giudiziale o extragiudiziale all’Inps. Nel caso in cui l’esito di questa dovesse escludere la ricorrenza della giusta causa di dimissioni, l’Inps procederà al recupero di quanto corrisposto al lavoratore come indennità di disoccupazione.
Leggi tutte le informazioni su dimissioni e licenziamento, il licenziamento per giusta causa e le dimissioni con il tempo determinato.
[Aggiornamento del 22/02/2016] Dal 12 marzo 2016 le dimissioni si possono dare solo online, seguendo una precisa procedura, dal sito del Ministero del Lavoro.