Contratto Lavoro

Come richiedere la disoccupazione con requisiti ridotti? La domanda all’INPS può essere richiesta dai lavoratori che sono in regola con i contributi da almeno 2 anni e che nell’anno precedente a quello di presentazione della domanda hanno lavorato almeno 78 giorni incluse le festività e le giornate di assenza retribuite quali malattia, maternità etc.

Novità! Dal 1 maggio 2015 arriva la NASpI, che prende il posto dell’indennità con i requisiti ridotti.

A differenza della disoccupazione ordinaria, i requisiti della della disoccupazione ridotta sono un massimo di 180 giornate lavorate nell’anno solare per ottenere la disoccupazione con requisiti ridotti.

L’importo di indennità che spetta al lavoratore è pari al 35% della retribuzione media giornaliera per i primi 120 giorni e al 40% per quelli successivi, fino ad un massimo di 180 giorni. L’importo massimo mensile lordo che spetta ai lavoratori è di 858 euro che arriva sui 1000 euro per quei lavoratori che guadagnano cifre lorde superiori ai 1800 euro.

La domanda di indennità deve essere presentata entro e non oltre il 31 marzo dell’anno successivo a quello in cui è terminato il rapporto di lavoro.

Leggi anche la disoccupazione agricola con i requisiti ridotti e le informazioni sulla disoccupazione nell’apprendistato e la disoccupazione per il lavoro all’estero.

Non è sempre facile capire quali sono i requisiti della disoccupazione ordinaria. L’INPS versa questa indennità ai lavoratori che sono stati licenziati e per richiederla è necessario collegarsi ai servizi online dell’Inps.

Novità! Dal 1 maggio 2015 arriva la NASpI. Sul blog trovate tutti i dettagli su requisiti, importo e durata.

L’importo mensile, a differenza di quella con i requisiti ridotti, è calcolato sulla base della retribuzione percepita nei tre mesi precedenti alla conclusione del rapporto di lavoro considerando l’importo massimo mensile lordo stabilito dalla legge. La durata della disoccupazione ordinaria è di 8 mesi che passano a 12 per i lavoratori che hanno superato i 50 anni di età.

La domanda di indennità di disoccupazione ordinaria va presentata online entro 68 giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro oppure rivolgendosi agli Enti di patronato. Ora è anche possibile presentare la domanda di disoccupazione per i collaboratori a progetto e per la disoccupazione per i lavoratori all’estero.

I requisiti per la disoccupazione ordinaria: essere assicurati all’Inps da almeno due anni e avere almeno 52 settimane di contributi nel biennio precedente la data di fine del contratto di lavoro.

A chi non spetta? La disoccupazione ordinaria non spetta ai lavoratori che si dimettono volontariamente a meno che non si tratti di dimissioni per giusta causa (mancato pagamento della retribuzione, molestie sessuali, variazioni peggiorative delle mansioni ecc.).

Sul blog si trovano le informazioni sulla disoccupazione con l’apprendistato, la disoccupazione ordinaria scuola e la disoccupazione speciale edilizia.

Il contratto a progetto è uno dei contratti di lavoro più utilizzati per assumere giovani, spesso laureati, senza versare i contributi all’INPS. Una volta firmato un contratto a progetto, capita di ritrovarsi in una spirale di proroghe, mensili o annuali, che avvantaggiano il datore di lavoro ma creano molti problemi al lavoratore per via della precarietà del contratto a progetto.

Quante volte può essere prorogato un contratto a progetto? Il contratto a progetto può essere prorogato teoricamente un numero infinito di volte. La legislazione è molto carente in questo campo e spesso i datori di lavoro tengono i lavoratori sotto l’incudine del precariato per molti anni, con un numero molto alto di proroghe.

La proroga può essere fatta nel caso il datore di lavoro abbia la necessità di continuare il progetto in corso. Di solito la proroga è dello stesso periodo di tempo e con la stessa retribuzione del contratto appena terminato.

Solo in alcuni casi la proroga ha un tempo inferiore al contratto a progetto originario ma c’è quasi sempre la certezza che la retribuzione rimanga la stessa.

Se si è stufi di lavorare senza praticamente versare contributi all’INPS, infatti nel contratto a progetto è famoso per i miseri contributi alla pensione versati, allora non rimane altro che il licenziamento. Qui trovate i consigli su come dimettersi quando si ha il contratto a progetto.