Contratto Lavoro

In alcune situazioni particolari, come per esempio in caso di invalidità o disabilità, è previsto dalla legge un congedo straordinario che prevede anche un’indennità economica.

Chi ha diritto al congedo? Esiste un ordine di priorità dei beneficiari che sottostanno al concetto di referente unico e cioè, secondo la legge 104/92, “non possono essere riconosciuti a più di un lavoratore per l’assistenza alla stessa persona disabile”:

  1. coniuge
  2. padre o madre
  3. uno dei figli conviventi (nel caso non siano presenti una delle persone al punto 1 e 2)
  4. uno dei fratelli o sorelle conviventi (nel caso non siano presenti una delle persone al punto 1, 2 e 3)
Per quanto riguarda le patologie invalidanti che prevedono il congedo straordinario, queste sono contenute nel DPCM n.278 del 21 luglio 2000 e devono essere valutate da un medico legale dell’Inps:
  • patologie acute o croniche che determinano temporanea o permanente riduzione o perdita dell’autonomia personale, ivi incluse le affezioni croniche di natura congenita, reumatica, neoplastica, infettiva, dismetabolica, post-traumatica, neurologica, neuromuscolare, psichiatrica, derivanti da dipendenze, a carattere evolutivo o soggette a riacutizzazioni periodiche 
  • patologie acute o croniche che richiedono assistenza continuativa o frequenti monitoraggi clinici, ematochimici e strumentali 
  • patologie acute o croniche che richiedono la partecipazione attiva del familiare nel trattamento sanitario
Quanto dura il congedo? Il co.5-bis dell’art.42 del D.Lgs. n.151/01 prevede come durata massima del congedo straordinario il limite di 2 anni. In questi 24 mesi vanno eventualmente sommati i periodi di congedo non retribuito.
Qual’è la retribuzione che spetta al lavoratore? Chi ha diritto al congedo straordinario percepisce un’indennità corrispondente all’ultima retribuzione con al contribuzione figurativa. Per il 2013 l’importo è:

  • importo complessivo annuo: 46.836 euro
  • importo massimo annuo indennità: 32.215 euro
  • importo massimo giornaliero indennità: 96,48 euro

Cambia l’importo di pensione di invalidità nel 2011: fino ad oggi infatti che beneficiava di questa pensione aveva un assegno pari a 516,46 euro.

Novità! Leggi gli importi della pensione minima 2017.

Requisiti: questo tipo di pensione spetta solo a chi ha redditi inferiori a 7.850 euro (che arrivano a 13.275 se cumulato con il coniuge).

Leggi anche tutte le informazioni sui cambiamenti della manovra 2011-2012 della pensione di invalidità, assegno di invalidità, pensioni 2011 e i nuovi importi e tabelle degli assegni familiari 2011.

L’assegno di invalidità è concesso a quelle persone che hanno una capacità lavorativa ridotta di almeno 2/3 a cui spetta la pensione di invalidità (leggi l’importo della pensione di invalidità 2011).

Per avere l’assegno di invalidità è necessario aver versato almeno 5 anni di contributi, dei quali almeno 3 anni devono riferirsi al quinquennio precedente la domanda. Ciò non è necessario se l’invalidità è dovuta a cause di servizio o se non si ha diritto a prestazioni derivati da assicurazioni contro infortuni per lo stesso evento.

L’assegno di invalidità varia a seconda del reddito, è temporaneo, è compatibile con una attività lavorativa ed ha durata triennale. Se l’invalidità permane, può essere rinnovato su richiesta. Dopo due rinnovi consecutivi, l’assegno diventa permanente.

Per richiedere l’assegno è necessario presentare una domanda all’Inps e non più alla Asl, accompagnata da certificato medico, tramite via telematica. L’assegno non è cumulabile con assegni Inail per infortunio sul lavoro o malattia professionale.

Al compimento dell’età pensionabile, l’assegno di invalidità viene convertito in pensione di vecchiaia, sempre che l’interessato sia in possesso dei contributivi richiesti e termini la propria attività lavorativa.

Leggi anche le informazioni per la pensione minima, pensione sociale, assegno sociale, assegni familiari e pensione di guerra.

I requisiti della pensione di invalidità corrispondono ad una capacità lavorativa ridotta di almeno 2/3. Dal 2010 la domanda per ottenere il riconoscimento di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità deve essere inviata all’Inps, e non più alla ASL di zona, attraverso una procedura telematica (leggi l’importo della pensione di invalidità 2011).

Misura resa necessaria per contrastare il fenomeno dei falsi invalidi. Per ottenere la pensione di invalidità è necessario aver versato almeno cinque anni di contributi, dei quali almeno 3 anni nell’ultimo quinquennio precedente la domanda.

L’anzianità contributiva non è necessaria se l’invalidità è stata conseguita per cause di servizio o se non si ha diritto a prestazioni derivati da assicurazioni contro infortuni per lo stesso evento.

L’assegno di invalidità è di importo variabile secondo il reddito, è temporaneo, è compatibile con altre attività lavorative ed ha durata triennale. Se l’invalidità permane, può essere rinnovato su richiesta. Dopo due rinnovi consecutivi, l’assegno diventa permanente.

Al compimento dell’età pensionabile, l’assegno di invalidità è convertito in pensione di vecchiaia, purché l’interessato abbia i requisiti contributivi e cessi la propria attività di lavoro.

Leggi tutte le modifiche alla pensione di invalidità portate con la manovra 2011-2012 del governo, gli importi della pensione minima, i requisiti, la pensione di guerra e le novità dei permessi per legge 104 del collegato lavoro.

Nella manovra 2011-2012 sale la percentuale per ottenere una pensione di invalidità (leggi l’importo della pensione di invalidità 2011). Prima della manovra si poteva avere un assegno di invalidità con il 74%.

Con la manovra 2011-2012 la percentuale sale all’80%. Inoltre l’Inps prevede una serie di controlli a tappeto (in tutto circa 300mila fino al 2013) nei confronti dei titolari di benefici economici di invalidità civile. La decorrenza è a partire dalla domande presentate dal 1 giugno 2010.

Leggi anche i tagli e congelamento degli stipendi pubblici, le modifiche alle finestre pensioni, e alla buonuscita con la manovra 2011-2012, gli importi della pensione minima e l’assegno di invalidità.